mercoledì 28 maggio 2014

Il kilt, la gonna maschile per eccellenza!

Oggi stavo pensando all’Europa, a quanto vorrei averne già visitato tutti i paesi, gustato tutti i piatti tipici e ammirato le diverse culture ma poi mi sono soffermata a pensare ai vestiti tradizionali e mi sono accorta che non me ne vengono in mente molti perché ormai siamo tutti occidentalizzati e anche in occasione delle cerimonie ci vestiamo un po’ tutti uguali. Poi mi viene in mente lui… il kilt!

 Il famoso kilt scozzese è nato nelle Highland e in origine si trattava di un pezzo di stoffa non rifinito, lungo 5 metri, allacciato in vita con una cintura e conosciuto con il nome di Feileadh Mor, che in gaelico significa "grande kilt". Oltre alla parte inferiore che era molto simile a quella che si utilizza anche in tempi moderni vi era una parte superiore consistente in un drappo raccolto su una spalla e fermato da una spilla così da poter riscaldare e proteggere dalle intemperie anche schiena e torace.




Il kilt poteva essere portato in diversi modi a seconda delle esigenze e delle attività di cui ci si occupava e di notte veniva utilizzato come coperta. Infatti la parola “plaid”, di uso anche in italiano, deriva proprio dal vocabolario gaelico in cui significa coperta.


lunedì 19 maggio 2014

L’abito tradizionale che rimane sempre attuale!


Tutte le volte che guardo il film “Sognando Beckham” mi incanto a guardare i bellissimi e coloratissimi abiti indiani. Per questo oggi ho deciso di parlarvi del “sari”.


Innanzitutto possiamo dire che nessuna immagine è più evocativa dell'India di quella di una donna in sari, uno degli abiti tradizionali più longevo al mondo. In India il sari è un nome di genere femminile - quindi la sari – che deriva dal sanscrito “chaira” ossia pezza di tessuto indossabile; questo indumento può essere drappeggiato in molti modi differenti a seconda dell’epoca, della regione, della casta e della professione.

sabato 17 maggio 2014

L'abito del Sol Levante



Oggi vi parlerò di un vestito tradizionale tipico Giapponese e molto conosciuto nel mondo: il kimono. Questo tipo di abbigliamento ha una singolare forma a T ed è decorato con i più svariati motivi che possono essere singoli o ripetuti.  
Lo sviluppo del kimono fu fortemente influenzato dall’abito tradizionale cinese del popolo Han, l’hanfu. Col passare dei secoli è stato sempre più modificato fino a raggiungere, nel periodo Edo (1603-1868), la sua forma attuale.  Ma, forse, quello che non tutti sanno è come questi abiti vengono creati. I kimono, alcuni dei quali ancora oggi sono cuciti e dipinti a mano come nell’antichità, vengono ricavati da un unico rotolo di stoffa, il tan. Ed è proprio per questo motivo che essi tendono ad essere di un’unica misura, per poi essere indossati ripiegando opportunamente il tessuto.  




Altro dato importante è la differenza che esiste tra i kimoni maschili e quelli femminili.





I primi sono generalmente costituiti da cinque parti e sono molto più semplici. Sono solitamente di colore scuro ed opaco, ma possono anche variare, tanto che più il colore è vivace, più il kimono tenderà ad essere informale. Fra tutti i tipi di kimono quello più formale è di colore nero ed ha cinque kamon, ossia simboli che indicano il clan o la famiglia di appartenenza, su petto, spalle e schiena. Inoltre gli uomini utilizzano molto spesso, come accessorio, lo hakama, una specie di gonna-pantalone che, nell’antichità, veniva utilizzato dai samurai. Oggigiorno, però, lo hakama viene utilizzato anche dalle donne.



 I kimono femminili, invece, sono molto difficili da indossare senza aiuto, tanto che esiste una vera e propria “cerimonia di vestizione”, in quanto essi, se completi, sono costituiti da dodici parti che vanno indossate seguendo un ordine e delle regole precise.  Le donne, in base al grado di formalità dell’occasione e al loro livello sociale, possono scegliere fra numerosi tipi di kimono. Ne citerò qui tre:


mercoledì 14 maggio 2014

Non esiste solo il Burqa!

I diversi tipi di Velo Islamico

Ciao a tutti!
Oggi vi darò qualche informazione su un tipo di abbigliamento che ormai vediamo spesso anche qui in Occidente ma del quale non tutti sanno realmente molto: il velo islamico.

Innanzitutto c’è da specificare che ne esistono diversi tipi:
  • il niqāb
  • il burqa
  • lo chador
  • l’ hiyab  

Questi hanno caratteristiche differenti e una tradizione, ma soprattutto ad ognuno di essi è legato un particolare pensiero.


Cominciamo con il primo.

Il niqāb è una tipologia di velo presente nella tradizione araba preislamica e islamica, che copre l'intero corpo della donna compreso il volto, lasciando scoperti solo gli occhi.
E’ composto essenzialmente da due parti distinte:
  • la prima è formata da un fazzoletto di stoffa leggero e traspirante, che viene collocato al di sotto degli occhi a coprire naso e bocca, e legato al di sopra delle orecchie;
  • la seconda parte è formata da un pezzo di stoffa molto più ampio del primo, che nasconde i capelli e buona parte del busto, da legare dietro la nuca, e poi lasciato cadere morbido lungo le orecchie. 
Viene considerato come la versione araba del velo integrale e solitamente è di colore nero.
È diffuso in Medio Oriente, nell’Africa settentrionale, nel Sud-Est asiatico e nel sub-continente indiano.

 






Il secondo è il burqa; questo è il vocabolo che più comunemente sentiamo, ma non va considerato come l’unica categoria di abbigliamento tradizionale. Infatti, il termine stesso di “burqa” individua già in sé due tipi di vestiti diversi:
  • il primo è una sorta di velo fissato al capo che copre l'intera testa, permettendo di vedere attraverso una finestrella all'altezza degli occhi e che li lascia quindi scoperti. In altri tipi un’altra finestrella circonda la bocca che viene però coperta da una sorta di mascherina;
 

  • la seconda forma, chiamata anche burqa completo o burqa afghano, è un abito, solitamente di colore nero o blu, che copre sia la testa sia il corpo. All'altezza degli occhi viene posta una retina che permette di vedere parzialmente, senza scoprire gli occhi della donna.

martedì 13 maggio 2014

Iniziamo a conoscerci


Ciao a tutti!
Siamo Ambra, Chiara, Lisa e Laura, quattro ragazze con interessi differenti tra loro ma con una passione in comune: quella per i viaggi e le diverse culture.
Quindi, abbiamo deciso di basare il nostro blog su questi temi; in particolare porremo l'attenzione sugli abiti tradizionali e i loro contesti d'uso nei vari paesi. 
Speriamo che il nostro lavoro vi piaccia e che possa arricchire la vostra conoscenza inerente a culture diverse dalla nostra.
Ci scusiamo in anticipo se ci fossero errori e imprecisioni riguardanti le informazioni che vi daremo e accettiamo volentieri vostre correzioni e approfondimenti.

Non ci resta che dire...
Buon Viaggio!