mercoledì 28 maggio 2014

Il kilt, la gonna maschile per eccellenza!

Oggi stavo pensando all’Europa, a quanto vorrei averne già visitato tutti i paesi, gustato tutti i piatti tipici e ammirato le diverse culture ma poi mi sono soffermata a pensare ai vestiti tradizionali e mi sono accorta che non me ne vengono in mente molti perché ormai siamo tutti occidentalizzati e anche in occasione delle cerimonie ci vestiamo un po’ tutti uguali. Poi mi viene in mente lui… il kilt!

 Il famoso kilt scozzese è nato nelle Highland e in origine si trattava di un pezzo di stoffa non rifinito, lungo 5 metri, allacciato in vita con una cintura e conosciuto con il nome di Feileadh Mor, che in gaelico significa "grande kilt". Oltre alla parte inferiore che era molto simile a quella che si utilizza anche in tempi moderni vi era una parte superiore consistente in un drappo raccolto su una spalla e fermato da una spilla così da poter riscaldare e proteggere dalle intemperie anche schiena e torace.




Il kilt poteva essere portato in diversi modi a seconda delle esigenze e delle attività di cui ci si occupava e di notte veniva utilizzato come coperta. Infatti la parola “plaid”, di uso anche in italiano, deriva proprio dal vocabolario gaelico in cui significa coperta.



Con il passare del tempo, il kilt si modificò per diventare più pratico, e l'indumento che conosciamo oggi, con le pieghe e simile a una gonna, fu creato alla metà del diciottesimo secolo. Divenne molto popolare dopo essere stato scelto come indumento dai reggimenti delle Highland che servivano all'interno dell'esercito britannico.

Il tessuto che compone il kilt scozzese è il cosiddetto tartan: un particolare disegno dei tessuti in lana delle Highland scozzesi. A partire dal medioevo i vari tartan iniziarono a contraddistinguere aree geografiche o distretti. Infatti i kilt venivano prodotti localmente a seconda dei materiali disponibili e dei colori naturali per la tintura della lana. Successivamente i tartan vennero ad identificarsi con i clan o famiglie che li indossavano.
Oggi il kilt si indossa ancora durante occasioni speciali come matrimoni, eventi e festival come i Giochi delle Highland, alle tradizionali danze ceilidh e nelle parate ufficiali. Spesso gli uomini preferiscono indossare il proprio tartan di clan, che gli dà un senso di appartenenza trasmesso attraverso le generazioni. In più il tipico gonnellino, di solito, è indossato insieme ad uno “sporran”, cioè una borsetta di cuoio utilizzata per trasportare denaro. Questo indumento, nel folklore comune, era ed è portato rigorosamente senza niente sotto.



Il kilt scozzese moderno è un capo lungo fino agli otto metri, finemente cucito in pieghe lasciate libere nel lato inferiore e cucite insieme all’altezza della vita. Oltre al classico tessuto tartan a motivo “scozzese” sono ora disponibili fantasie tinta unita o in materiali diversi dalla lana come ad esempio pelle o velluto. C’è anche da dire che il kilt ha influenzato molto il mondo della moda, infatti sono molti gli stilisti che hanno lanciato nuovi trend in passerella tutti di ispirazione scozzese. Per esempio, lo abbiamo visto nella collezione autunno-inverno 2013 di Moschino di cui riporto qui alcuni fotogrammi:



Ambra

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